Associazione Scelta di Cura in memoria di Luigia Tortora e Tommaso Pistoia
Warning: include(images/img.php): failed to open stream: No such file or directory in /home/crm19986/public_html/wp-content/themes/seoblogsystem/sidebar-1.php on line 2
Warning: include(images/img.php): failed to open stream: No such file or directory in /home/crm19986/public_html/wp-content/themes/seoblogsystem/sidebar-1.php on line 2
Warning: include(): Failed opening 'images/img.php' for inclusion (include_path='.:/opt/cpanel/ea-php74/root/usr/share/pear') in /home/crm19986/public_html/wp-content/themes/seoblogsystem/sidebar-1.php on line 2
Archive for the ‘Articoli’ Category
CRM197 contro il neuroblastoma
Il neuroblastoma è un tumore del sistema nervoso centrale ad alto grado di malignità che colpisce prevalentemente l’età infantile. Il neuroblastoma si divide in quattro tipi principali, a grado di malignità crescente; considerati tutti insieme (quindi non facendo riferimento solo al tipo più aggressivo) hanno una mortalità del 50% a 5 anni. Questo vuol dire che un bambino su due, colpito da neuroblastoma, non sarà vivo dopo 5 anni.
Nel 2004 Silvio Buzzi pubblicò “Cancer Immunology Immunotherapy”, insieme ad un team di collaboratori, il caso clinico di un lattante di 5 mesi colpito da neuroblastoma midollare e trattato nel 2000 con CRM197: i dati dimostravano che la massa tumorale si era ridotta del 50% dopo 3 mesi di trattamenti ed era completamente scomparsa a 12 mesi.
Oggi il lattante di allora è un adolescente in buona salute e frequenta il liceo.
Nell’agosto di quest’anno il team del Prof. Shingo Miyamoto (Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia – Università di Fukuoka, Dipartimento di Biochimica – Università di Fukuoka, Central Research Institute for Advanced Molecular Medicine – Fukuoka, Department of Pediatric Surgery –Fukuoka) ha pubblicato Anticancer Research uno studio che conferma i risultati ottenuti da Silvio Buzzi 15 anni fa. Peraltro l’eclatante risultato si riferisce ad uno studio preclinico (cioè su linee cellulari in provetta).
Spiace doversi chiedere quanti bambini avrebbero potuto negli anni successivi beneficiare di questa cura se gli studi del Dr.Buzzi non fossero stati ignorati fino ad oggi.
Di seguito è possibile scaricare i due studi in pdf.
L’oncologia scopre le immunoterapie
Come ci ricordano i quotidiani, l’oncologia sta facendo molti passi nella direzione delle immunoterapie. In Italia come in altri paesi.
Il concetto che è alla base di questa tendenza è:
invece di usare armi necessariamente pesanti contro i tessuti malati, con inevitabili danni anche a carico di tutti i tessuti sani, vista la non specificità dei farmaci, e con effetti spesso transitori, è meglio convogliare le difese proprie dell’organismo, contro le cellule mutate. Questo dovrebbe consentire risultati migliori , più duraturi, e meno gravati da effetti collaterali.
Si ritiene che il sistema immunitario di ogni individuo sia in grado di difendersi dalle malattie, anche dal cancro. Occorre capire come aiutare il sistema immunitario a difendersi da quelle forme di malattia, tumori compresi, che tendono a sfuggire al controllo.
In generale negli ultimi anni non solo l’oncologia, ma tutta la Medicina ha cercato di curare, quando possibile, stimolando un’azione del sistema immunitario.
I vari tentativi fatti in ambito Oncologico, certamente interessanti e promettenti, sono limitati dal fatto che le molecole responsabili dell’attivazione devono essere introdotte nelle cellule con sistemi molto sofisticati e artificiosi, rendendo difficile almeno per ora la realizzazione pratica sull’uomo.
Tra questi abbiamo:
lo sfruttamento delle cellule sentinella o dendritiche, che vengono “armate” con farmaci e così potenziate e addestrate a riconoscere cellule tumorali;
l’uso di vaccini basati su microorganismi da inserire nelle cellule tumorali e contro cui incanalare l’azione del sistema immunitario;
le modificazioni del genoma delle cellule neoplastiche o dei microorganismi stessi per ottenere (o per abbinare) una risposta immunologica contro qualche proteina tumorale.
A questo proposito, due considerazioni:
- il trattamento con CRM197 si distingue perché è l’unico in cui la molecola usata incontra sulla superficie cellulare un suo recettore specifico e vi si aggancia spontaneamente senza la necessità di interventi artificiosi. Il recettore, HB EGF, è presente infatti su tutte le cellule dei mammiferi, ma particolarmente fitto su quelle tumorali e sulle placche aterosclerotiche e consente una attivazione del sistema immunitario contro queste due entità patologiche.
- è inoltre giusto sottolineare che la “via immunologica”, proposta come percorso d’avanguardia, ultima frontiera di una ricerca che si rinnova sempre, è in realtà una strada su cui qualcuno cammina pazientemente da 40 anni, tra l’indifferenza dell’Oncologia ufficiale.
D.ssa Anna Maria Buzzi – fondazionesilviobuzzi.org
L’ Ass. Scelta di Cura tra i soci fondatori della Fondazione Buzzi
E’ di ieri la notizia della nascita ufficiale della Fondazione Buzzi, che avrà lo scopo di diffondere e coltivare il ricco patrimonio di dati che il Dottor Silvio Buzzi ha prodotto nei molti anni dedicati alla ricerca sulle applicazioni del CRM197 in ambito oncologico. La Fondazione inoltre promuoverà la ricerca attraverso l’istituzione di borse di studio che approfondiscano i campi di applicazione della proteina CRM197.
L’Associazione Scelta di Cura si annovera con orgoglio e commozione tra i soci promotori e fondatori della Fondazione, insieme ai figli e agli amici del Dottor Buzzi e a una serie di istituzioni e imprenditori del ravennate.
Ovviamente giunge da parte nostra un affettuoso augurio in particolare alla Dottoressa Anna Maria Buzzi, presidentessa della Fondazione.
A soci e simpatizzanti della nostra associazione comunichiamo la nostra intenzione di proseseguire da oggi con rinnovato impegno verso gli obiettivi che ci siamo proposti.
Questo nuovo traguardo è un altro passo importante verso l’attenzione e il rispetto che la ricerca del Dott. Buzzi sul le applicazioni del CRM197 in campo oncologico ha sempre meritato.
Per noi e per i nostri malati.
Thomas Pistoia
Di padre in figlia.
Comunichiamo ai soci, ai malati, a tutti i simpatizzanti che la Dottoressa Anna Maria Buzzi, figlia di Silvio e da sempre Sua collaboratrice e compagna di ricerche, ci ha confermato che proseguirà il lavoro del padre.
Il nostro impegno civile e la nostra attività di diffusione dunque non terminano con la morte di Silvio, ma proseguono, al fianco di Anna Maria, ancora più imperterrite e determinate.
La storia del CRM197 continua nel nome di Silvio Buzzi.
Thomas Pistoia
C’è del marcio nell’AIFA?
Denaro, solo denaro. Non c’è (e nessuno meglio di noi può saperlo) altro interesse, non esiste altro bersaglio.
Avide spugne avvolte in un camice bianco decidono se sia più conveniente dal punto di vista economico questo o quel medicinale; se si guadagni di più a salvare, a tenere a malapena in vita, o addirittura a non curare assolutamente i cittadini.
Sì, certo che lo sappiamo. E’ una storia che noi del CRM197 conosciamo fin troppo bene,
Lobby farmaceutiche ed oncologiche hanno deciso che no, la terapia del Dott. Buzzi non conviene, non rientra nel business, non porta ricchezza.
E allora morite gente! Morite o assistite inermi alla morte dei vostri cari, alle loro chemio e radioterapie spesso inutili e devastanti, che ve li riducono a scheletri, ad amebe, a esseri irriconoscibili, alieni che viaggiano veloci da questo all’altro mondo.
E’ il mercato del farmaco, signori. Una storia che in italia si ripete periodicamente. Ogni tanto si scopre che qualcuno ha pagato perchè non si sapesse che questo o quel farmaco non aiuta, non serve, non è il migliore, anzi fa male. Ogni tanto si scopre che qualcuno calpesta il nostro diritto alla salute, quello dei nostri figli, anche quando sono solo bambini.
Non ci sono colpevoli senza tre gradi di giudizio, va bene, Ma in una società in cui almeno a parole c’è la libertà di pensiero, beh, lasciateci liberi di pensare che Guariniello ha trovato del marcio nell’AIFA e nei suoi rapporti con le case farmaceutiche; lasciateci liberi di credere fermamente che il CRM197 è ignorato, boicottato, eliminato (perlomeno in Italia) da ogni protocollo di sperimentazione onesto e serio, perchè ci sono interessi che sarebbero seriamente danneggiati dalla sua diffusione.
No, quale stupore. Ci stupiamo caso mai che qualcuno abbia avuto il coraggio e le palle di denunciare. Ci stupiamo che i media in un modo o nell’altro ne abbiamo parlato almeno una volta.
Ci stupiremo senz’altro se qualcuno verrà condannato, se qualche casa farmaceutica pagherà finalmente il fio dei suoi delitti.
Il marcio ogni tanto viene a galla, ma i criminali che lo producono pensano che la puzza qui in superficie non si senta, pensano che noi non ci si faccia caso.
Grazie a Guariniello per aver spruzzato nell’aria un po’ di deodorante.
Un profumo breve ma intenso.
Di speranza e giustizia.
Un’essenza che auspichiamo cominci ad aleggiare presto anche intorno a certi primari di oncologia empolesi e a qualche comitato etico fiorentino…
Thomas Pistoia
Guarda chi si vede: il Ministro Turco!
Incredibile: durante l’annunciato dibattito del 27 Ottobre presso l’Hotel Jolly di Ravenna alla presenza del Dott. Buzzi, dell’On. Brusco e degli organizzatori del circolo “Ravenna delle Libertà”, Maurizio Bucci e Chiara Pocaterra, è spuntato un fax del Ministro Turco.
Finalmente! No, calma, precisiamo. Il merito è dell’amico Daniele che è riuscito ad invitare il ministro all’incontro solo grazie all’interessamento del Maestro Andrea Bocelli. Il fax della Turco è infatti indirizzato al grande cantante, non direttamente ai protagonisti dell’evento.
Il Ministro, dunque, non ha partecipato al dibattito, non è venuta. Da notare nel suo fax (che potete visionare cliccando QUI ) una frase che ci siamo premurati di sottolineare: secondo il Ministro il Dott. Buzzi potrà trovare “interlocutori attenti” presso il Ministero della salute e presso l’AIFa. Peccato che nel maggio 2006 il dottore sia già stato ricevuto da questi signori nella hall dell’Hotel Ambasciatori a Roma(?). Peccato che sia stato poi convocato nell’aprile scorso dall’AIFa. Peccato che nella prima occasione gli sia stata proibita ogni altra attività col CRM197 e che nella seconda gli sia stato intimato di non parlare più con i media e con noi del Comitato.
Peccato, infine, che lui, unica persona veramente competente della materia, sia stato escluso da ogni attività di sperimentazione.
E’ ormai chiaro che, come accadeva nei cartoons che guardavamo da bambini alla TV, tocca ancora una volta agli Ufo Robot giapponesi l’arduo compito di arrivare per primi a salvare l’umanità.
Belle parole quelle del Ministro Turco. Speriamo che adesso, finalmente, giungano i fatti.
Thomas Pistoia
Clicca qui per leggere l’articolo del “Resto del Carlino” sul dibattito del 27 ottobre.
Commenti Recenti